Artico. Ultima Frontiera in mostra a Venezia

Artico. Ultima Frontiera è un’indagine approfondita curata da Denis Curti che presenta lavori di tre diversi fotografi Paolo Solari Bozzi (Italia, 1957), Ragnar Axelsson (Islanda, 1958) e Carsten Egevang (Danimarca, 1969) su un’ampia regione del pianeta che comprende Groenlandia, Siberia, Alaska ed Islanda.
[dropcap type=”1″]U[/dropcap]na regione minacciata dai profondi cambiamenti climatici in corso, in cui sopravvivono in un ambiente inospitale ed ostile soli 150.000 Inuit, in cui le millenarie tradizioni quotidiane vengono ostacolate dall’avanzare della globalizzazione e dai confort della contemporaneità. Regioni spesso dimenticate o ancora sconosciute, luoghi e persone che potrebbero essere raccontate per l’ultima volta.

Ragnar Axelsson, Iceland, 1995

Una mostra incentrata sul rapporto tra bellezza ed avversità, 120 foto rigorosamente in bianco e nero che raccontano la magia di uno dei luoghi più inospitali e magici del pianeta, un lungo reportage che vuole stupire e far riflettere, una lunga denuncia che assume i tratti di impressionante bellezza.

Paolo Solari Bozzi presenta il suo lavoro inedito presto pubblicato nel volume Greenland Into White, (Electa Mondadori) frutto del suo viaggio terminato ad aprile di quest anno sulla costa orientale della Groenlandia, un lavoro incentrato sulla vita quotidiana delle popolazioni del luogo e sul difficile rapporto uomo-natura.

Paolo Solari Bozzi, Sermilik Fjord, Greenland, 2016 © PAOLO SOLARI BOZZI

Ragnar Axelsson racconta l’umanità delle comunità di cacciatori artici del Canada e della Groenlandia, messe in difficoltà dalla drastica diminuzione della fauna locale e dalla trasformazione dei ghiacciai in corso. Axelsson viaggia in queste zone dai primi anni ottanta, profondo conoscitore di queste regioni racconta di villaggi scomparsi e di mestieri ormai dimenticati, storie di cacciatori, pescatori e di una natura ostile.

Ragnar Axelsson, Nenets, Siberia, 2016 © RAGNAR AXELSSON

Carsten Egevang ha vissuto in Groenlandia dal 2002 al 2008, studiando prima come biologo la fauna locale ed interessandosi alla fotografia in un secondo momento racconta di una natura selvagge e di tradizioni millenarie, un sottile rapporto tra bellezza, ostilità e calore umano.

Carsten Egevang, West Greenland, Thule, 2014 © CARSTEN EGEVANG

Ragnar Axelsson, Thule, Mikide on Inglefield Fjord, Greenland, 1999 © RAGNAR AXELSSON

A chiudere la mostra tre diversi documentari: SILA and the Gatekeepers of the Arctic, della regista e fotografa svizzera Corina Gamma; Chasing Ice, diretto dal giovane americano, Jeff Orlowski; The Last Ice Hunters, un documentario dei registi della Repubblica Ceca Jure Breceljnik & Rožle Bregar.

La mostra è aperta fino a Domenica 2 aprile, un’ ultima occasione per riflettere sulla meraviglia di questi luoghi prima che sia troppo tardi.

Da segnalare in occasione della chiusura, Domenica 2 aprile 2017, dalle 18 alle 20, si terrà presso la Casa dei Tre Oci, grazie anche a Campari, un cocktail-finissage open. Un’ultimissima occasione per visitare la mostra alla quale sarà presente Paolo Solari Bozzi, uno dei tre protagonisti della rassegna. Per tutelare una cultura di salvaguardia ambientale e finanziare la ricerca degli autori la Casa dei Tre Oci ha deciso di mettere in vendita le immagini in mostra. Si tratta da un lato di una speciale edizione di 15 fotografie selezionate direttamente dai fotografi, dall’altro, sarà possibile acquistare, il giorno del finissage, tutte le immagini, così come esposte e incorniciate in mostra.

www.treoci.org
All photos courtesy by Casa Tre Oci and the authors

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