Fra.Biancoshock presenta: "Unconventional Experiences"

edit by: tobia piatto (tobia.piatto@positive-magazine.com)

works by: Fra.biancoshock (anonimo)

photo by: Myst-R / Francesca Cavarretta

SORRY, THIS ARTIST DOES NOT EXIST: unconventional experiences

 “Biancoshock è un concetto lontano dall’essere un artista. Ancora più lontano dall’essere uno street artist.

Non leggo libri d’arte, non frequento mostre e non conosco critici: realizzo “esperienze” che si posizionano con orgoglio, e di diritto, aldilà dei comuni schemi artistici.

Le mie “esperienze” non sono tormentoni per autopromuovermi, non necessitano di lunghe descrizioni e NON sono opere d’arte: sono semplici occasioni di comunicazione e provocazione rivolte alle persone comuni; quelle che, prive di qualsiasi competenza artistica, hanno ancora la voglia di stupirsi ed emozionarsi davanti a qualcosa che è stato lasciato in strada per tutti”.

PRESENTAZIONE DELLA SERIE “PERFORMANCE”:

 A lavoro finito un artista analizza la propria opera affinché non vi siano imperfezioni, la critica e la osserva per ore e ore cercando di capire se è riuscito a trasmette le sensazioni desiderate.

Guardare una mia “esperienza” o analizzarne l’effetto visivo non mi ha mai regalato particolari emozioni o soddisfazioni: trovo decisamente più appagante viverla.

“Performance” è una forma di egoismo emotivo: è un’occasione in cui posso vivere a livello personale le “esperienze” che concepisco, entrandone a far parte ma senza esserne protagonista.

“Performance” è un istante in cui l’obiettivo non è più comunicare una sensazione che vivo, ma è vivere il momento stesso in cui si concretizza tale forma di comunicazione.

CRISIS FLAVOUR: 2012 – Milano

Business is business

MY FIRST CANVAS / MY LAST CANVAS: 2012 – Milano

 

Descrizione “My first canvas”: a future as a landscape painter.

Descrizione “My last canvas”: no future as a landscape painter.

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About the Author

Tobia Piatto, born in 1989 in Venice, has started taking photographs about the underground world of skateboarding in 2007, making of his biggest passion a work. He has started working for POSI+TIVE magazine in 2010, writing for photography, fashion and culture departments.

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