TORINO FILM FESTIVAL 33

La 33° Edizione del Torino Film Festival si svolgerà nel capoluogo piemontese dal 20 al 28 novembre: un appuntamento da non perdere. Quest’anno (l’abbiamo già visto a Venezia 72) è l’anno di Orson Welles, ed è a questo straordinario personaggio che è dedicato il manifesto, immagine simbolo del Torino Film Festival.

Manifesto TFF

“Nel centenario della nascita di Orson Welles, il 6 maggio 1915, e nel trentennale della sua morte,il 10 ottobre del 1985, il Torino Film Festival non poteva non rendere omaggio al più grande di tutti gli esordienti (diresse Quarto Potere quando aveva 25 anni). Perciò gli dedichiamo la 33esima edizione del festival, con l’immagine del TFF 2015 e con la presentazione di tre dei suoi capolavori in versione restaurata, Quarto potere (Citizen Kane, 1941), Rapporto Confidenziale (Mr. Arkadin, 1955) e L’infernale Quinlan (Touch of Evil, 1958). Un regalo che speriamo sia gradito al pubblico del festival”, annuncia la direttrice Emanuela Martini.

Proprio a Torino, città esoterica per antonomasia, la retrospettiva del Festival sarà dedicata a “Cose che verranno. Cinema e mondi futuri” , agli scenari futuri come sono stati immaginati dal cinema di fantascienza e dagli autori che hanno descritto il mondo dei decenni a loro successivi: dagli anni Trenta alle soglie del Duemila grandi autori come Kubrick, Godard, Truffaut, Resnais, Ferreri, Scott, Gilliam, Cronenberg, Kathryn Bigelow e altri. Come Things To Come (in italiano La vita futura, 1936) di William Cameron Menzies o Metropolis di Lang, due caposaldi dai quali partire per un viaggio nelle utopie (e soprattutto nelle distopie) messe in scena dal cinema: come abbiamo immaginato il nostro mondo futuro? E quanto, nel suo continuo interscambio immaginario con la realtà, il cinema ha inciso sulla “creazione” della fisionomia del mondo attuale? Quanto c’è oggi, ovunque, della Los Angeles di Blade Runner o della Londra di Arancia meccanica? E delle cataste di rottami di Week- end di Godard e di Crash di Cronenberg?

Adelante Petroleros, Maurizio Zaccaro, 2013
Adelante Petroleros, Maurizio Zaccaro, 2013

Il film d’apertura del Festival sarà Suffragette di Sarah Gavron (UK, 2015). In Italia il film, distribuito da Bim, uscirà a marzo 2016. Ambientato nel 1912, Suffragette descrive le condizioni di vita e di lavoro, le lotte e le persecuzioni delle donne londinesi agli inizi del Novecento. Meryl Streep, in una partecipazione speciale, interpreta Emmeline Pankhurst, l’attivista britannica che nel 1903 fondò l’Unione sociale e politica delle donne (Women’s Social and Political Union) dando così una spinta fondamentale al diritto delle donne al voto politico, concesso fino ad allora solo agli uomini. “Pochi ricordano quello che successe realmente in quegli anni. Le suffragette appiccavano incendi, bombardavano edifici e non avevano paura di niente. Voglio dire, oggi quante persone conoscete pronte ad affrontare uno sciopero della fame per una causa e, per la stessa causa, essere poi sottoposte alla nutrizione forzata?” si domanda la regista Sarah Gavron.

AMatterOfLife, Michael Powell-pressburger, 1946
AMatterOfLife, Michael Powell-pressburger, 1946

Il Gran Premio Torino della 33esima del TFF è assegnato ad uno degli autori europei più originali e sensibili emersi negli anni Ottanta: Terence Davies. Capace di mescolare malinconia e ferocia, ironia e disperazione, con la Trilogia (1983), Voci lontane…sempre presenti (1988), Il lungo giorno finisce (1992) e, recentemente, Of Time and the City (2008) e The Deep Blue Sea (2011), ha raccontato la sua gente e la cultura tradizionale della middle-class britannica tra realismo ed evocazione poetica. In occasione della consegna del premio sarà presentato il suo nuovo film, Sunset Song, interpretato da Agyness Deyn (la super- modella star nascente del cinema britannico) e da Peter Mullan nella parte di suo padre.

Quest’anno il Guest Director del Festival sarà Julien Temple, regista britannico, classe 1953. La scoperta dei film del regista francese Jean Vigo e l’incontro con i Sex Pistols e con la musica punk determinarono l’inizio della carriera del giovane regista londinese, oggi pioniere del video musicale come forma artistica e autore di numerosi film documentari e di finzione: London,The Modern Babylon, Oil City Confidential, dei film sui Sex Pistols e su Joe Strummer, di Absolut e Beginners e The Great Rock’n’Roll Swindle. Il regista sarà presente a Torino per presentare la sua selezione di film della sezione “Questioni di vita e di morte”, ispirati al suo nuovo lavoro: The Ecstasy of Wilko Johnson, il frontman della rock band britannica Dr. Feelgood.

la-danza-della-realtà, 2013, alejandro-jodorowsky
la-danza-della-realtà, 2013, alejandro-jodorowsky

Il film narra la storia del cantante Wilko Johnson: la diagnosi mortale, la resistenza, il “farewell tour”, e la salvezza, attraverso le parole del protagonista e un montaggio di immagini tratte da film, concerti, cinegiornali.
Per la sezione “Questioni di vita e di morte”, Julien Temple ha pensato di mescolare, alle riprese con Wilko, brani di film classici che raccontano le sensazioni e le emozioni di persone che si trovano ad affrontare il pensiero della morte.“Ho visto molti di questi film” racconta Temple, “nel vecchio Electric Cinema di Portobello Road, negli anni in cui era un fantastico cineclub che proiettava di tutto, dai classici hollywoodiani degli anni ’30 alle avanguardie europee e americane degli anni ’70.”

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