ADC Annual Awards: quando vinciamo noi!

Foto di Alessandra Toninello

L’Art Directors Club di New York nasce nel 1920 fondata da Louis Pedlar, è la prima organizzazione mondiale che celebra e premia i successi dei maggiori leader nel mondo della comunicazione creativa. Da più di 90 anni difende l’attività artistica di tutto il mondo ne esalta l’importanza attraverso numerose manifestazioni che coinvolgono qualsiasi professionista nel campo dell’arte e dell’artigianato che abbia voglia di confrontare le proprie idee e mettersi in discussione con artisti provenienti da ogni Paese. ADC anche quest’anno è si è concentrato sull’organizzazione dell’ “Art+ Craft Festival” concluso da poco è stato ritenuto uno dei festival più creativi e divertenti della spiaggia di Miami, per questa edizione ha scelto come location James Royal Palm Hotel. A distinguere questa edizione da quelle passate è stato un concorso indetto dalla stesso ADC che coinvolgeva l’ambito della fotografia, invitava professionisti del settore , a inviare una foto qualora la foto avesse catturato l’attenzione di Hungry Castle un’agenzia nota nel campo della moda e della pubblicità la foto sarebbe stata proiettata attraverso il” Laser Cat”, ovvero un’ enorme costruzione dal l’aspetto di un gatto con gli occhi in grado di proiettare le foto attraverso due enormi laser. Questa costruzione presente alla sera del Festival sarebbe poi stata spostata in altri Paesi, permettendo così alle foto vincitrici di poter esser visti in diverse occasioni e in diversi luoghi, a meritarsi questa occasione è stata anche una giovane fotografa Italiana Alessandra Toninello che oggi mi ha dato la possibilità di raccontarmi la sua esperienza.

Alessandra nasce a Padova il 13 Settembre 1989 eredita parte della sua passione per la fotografia dal padre un tempo un giovane fotografo , ma è solo grazie alla sua sensibilità e alla sua curiosità tratti fondamentali del suo carattere che Alessandra Inizia a fotografare prima di tutto per gioco , utilizzando come soggetti i suoi amici, inseguito le foto iniziano a piacere non solo a loro ma anche ad altre persone ed proprio da qui che la giovane padovana ha deciso di provare a far della sua passione il suo lavoro.

Alessandra come ti sei sentita quando hai saputo che la tua foto sarebbe volata oltre oceano ad uno degli eventi più prestigiosi del Nord America?
Ero molto emozionata e incredula allo stesso tempo, ho partecipato per gioco, spronata soprattutto dal mio fidanzato che ha insistito molto a far si che inviassi una delle mie migliori foto che ho intitolato “Catch me”, sembra stupido ma per me era come avessi vinto la lotteria, l’idea di vedere la foto proiettata attraverso gli occhi di questo enorme gatto mi aveva letteralmente stregata!

Chi ha avuto occasione di seguire i tuoi lavori sa che spesso dai un titolo alle tue opere come in questo caso “Catch me”, ecco qual è per te la “foto perfetta” , quella che ti fa dire “ era questa la foto che stavo cercando? Quella che merita un titolo?
Sono sincera, la maggior parte delle mie foto mi piacciono nel momento in cui le scatto, dopo poco tendo a cambiare idea sono molto critica con me stessa. Ho capito che per trovare la foto “Perfetta “ ci vuole tanto tempo, io dopo lo scatto già la immagino finita, ma solo dopo aver fatto il post produzione posso dire di esser felice o meno del risultato, poi ci sono alcune foto a cui sono molto affezionata e che le porto nel cuore per il semplice fatto che hanno trovato molti consensi da diverse persone e che tutt’ora continuano a essermi richieste.

Cosa ti piace in modo particolare del tuo lavoro?
Mi piace quando vedo le persone felici, quando sono riuscita a soddisfare le loro richieste per me è molto importante, poi mi ritengo fortunata a far questo tipo di lavoro nella maggior parte dei casi sta a me aver la libertà di scegliere con chi lavorare, dove lavorare e quanto ore al giorno impiegare nel mio lavoro.

Sei giovane e come te ci sono tantissimi altri giovani che fanno il tuo stesso lavoro, ti spaventa questa competizione oppure no?
Si mi spaventa un po’, ma allo stesso tempo credo possa essere uno stimolo per migliorare se stessi. Ho capito che siamo in tanti a far questo lavoro ma alla fine sono pochi davvero coloro che arrivano a crearsi un nome, per questo genere di lavoro ci vuole tanta forza di volontà e spero un giorno di potercela fare pure io.

Dopo questa vittoria, hai qualche progetto per il tuo futuro?
Sto organizzando la mia prima esposizione, ma ancora non mi va di rivelare i particolari di questa sorpresa,allo stesso tempo sto dando origine un’agenzia creativa con la collaborazione del mio fidanzato è un grafico e abbiamo deciso di unire le nostre conoscenze visto che spesso abbiamo modo di lavorare assieme.

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