RUGAGIUFFA: L’INTERVISTA

Dopo aver seguito per diverso tempo i ragazzi di Rugagiuffa, ecco che anche Positive Magazine ha deciso di sentire le voci degli interpreti della serie Web più amata in laguna e dintorni che racconta la vita di un gruppo di ragazzi veneziani alle prese con i problemi del quotidiano in chiave ironica. Dopo un primo rodaggio su Youtube, grazie alla bravura del gruppo e alla spinta dei social Network, i ragazzi di Rugagiuffa, capitanati dal regista Silvio Franceschet, hanno varcato il Ponte della Libertà fino ad arrivare a Roma, dove recentemente si è tenuta l’edizione 2015 del Webfest e ha visto “Pala” (Ovvero Marco Paladini) trionfare come miglior attore italiano. Non male per degli esordienti che ora a Venezia sono dei veri vip, alla stregua di Carlo e Giorgio. Ecco quello che ci hanno raccontato qualche giorno fa quando abbiamo inviato la nostra fotografa Eleonora Agostini sul set di una delle puntate in prossima uscita.

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Servizio fotografico: Eleonora Agostini

Quando avete iniziato a girare le prime puntate di Rugagiuffa, cosa vi aspettavate? Da gioco è diventato qualcosa di faticoso e complicato da portare avanti, oppure avete sempre lo stesso entusiasmo rispetto all’inizio?
Il progetto Rugagiuffa nasce un po’ per caso. Silvio, Mala e Lorenz avevano avuto un intuizione che poi si è rivelata fondamentale. Si voleva raccontare la quotidianità di un gruppo di amici in chiave ironica ed esilarante. Si è poi arrivati a Pala, a Fra e agli altri componenti che fanno parte del team, ovvero la nostra Acting Coach Alessandra Quattrini e il nostro co-sceneggiatore Alberto Valentini. Mentiremmo se dicessimo che sapevamo dove volevamo arrivare.. A mano a mano che i likes aumentavano e le visualizzazioni erano sempre di più ci siamo resi conto delle potenzialità che poteva avere un progetto come questo. Progetto che ovviamente ha preso sempre più tempo e soldi.. Ma credo che l’entusiasmo che si percepisce in ogni puntata sia rimasto inalterato. Un entusiasmo che è poi il collante che ci permette di lavorare assieme ogni volta.

Una prima serie, poi una seconda… Dove pensate di arrivare?
Beh intanto finiamo la seconda stagione! Poi vedremo.. Molti sono i progetti che ci frullano per la testa, vedremo di capire quale possa essere il più adatto e divertente.

Avete già fatto mille interviste, oramai siete delle celebrità a Venezia. Vi sono arrivate delle proposte che non si possono rifiutare?
Proposte alcoliche moltissime. Di altro genere ancora no.. Ma siamo fiduciosi.

Foto: Eleonora Agostini

Il sindaco si è fatto vivo per congratularsi?
No, non ancora!

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Foto: Elonora Agostini

Tra le tante domande che i giornalisti vi hanno fatto, quale secondo voi è quella che non vi hanno ancora chiesto e morite invece dalla voglia di rispondere?
Possiamo dirti qual è la domanda che ci fanno sempre, ma proprio sempre: la pancia di Pala è vera? Si cazzo, si. Una nuova web serie potrebbe essere il tutorial di come ingrassare in poco tempo. Scritta e diretta da Pala e da Silvio, fedele compagno di panini. Una domanda potrebbe essere: da dove viene il soprannome Mala per Nicolò Vianello? Anche perché nemmeno noi lo sappiamo..

Marco Pala è stato giudicato dalla giuria il miglior attore italiano, consacrato tale a Roma al Webfest: hai chiesto un aumento alla produzione? A parte gli scherzi, oltre a studiare, ha  pensato che fare l’attore potrà essere il suo futuro?
Volevamo vincere il premio come miglior attore straniero vista la nostra provenienza castellana ma purtroppo ci hanno dato solo quello italiano.. Mannaggia. La paga di Pala era di zero euro, adesso siamo stati costretti a raddoppiargliela. Riguardo l’aspetto lavorativo, l’attore è un mestiere affascinante. Indubbiamente uno dei più belli e più difficili. Non neghiamo che approfondire questo lato istrionico a Pala potrebbe solo giovargli.. Magari con qualche lettura di Stanislaskovich.

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Rugagiuffa è diventato un baluardo dell’essere giovani, veneziani e speranzosi che nonostante tutto Venezia si salverà dai mille cambiamenti che la città negli anni continua a subire?
E’ innegabile che Venezia stia patendo le pene dell’inferno. Lo vediamo tutti i giorni. E’ una città che potenzialmente potrebbe essere un modello di vita. Ma purtroppo gli investimenti fatti negli ultimi anni hanno distrutto quel tessuto sociale che tanto la caratterizzava. Appositamente cerchiamo di non mettere in evidenza ‘la Venezia da cartolina’, dando voce a quella venezianità popolare, di tradizioni e costumi che piano piano sta soffocando. Ma noi resistiamo.

Visto che siete nati sul web e ora la vostra popolarità è in aumento, avete mai pensato di lanciare un crowdfunding per aiutarvi nella produzione e sostenere le spese? Secondo me molti veneziani e non sarebbero felici di aiutarvi.
Chissà! Uno dei progetti potrebbe essere proprio questo. Sarebbe un modo, se ben fatto, di dimostrare quanto Venezia abbia voglia e bisogno di una voce pulita e giovane come Rugagiuffa.

Nel futuro dobbiamo aspettarci l’arrivo di nuovi protagonisti, oppure lo zoccolo duro di Rugagiuffa sarà sempre quello?
Muoiono tutti per un batterio giudecchino.

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