Treviso Comic Book Festival Review

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Treviso Comic Book Festival
Tavole imbandite: fumetto e alimentazione

Edited by Giorgio Bugin
Photo by Mauro Romanzi, Ettore Garbellotto, Dario Schiavon, Alberto Cavallotti, Claudia Zalla

L’ottava edizione del Treviso Comic Book festival segna un punto di svolta, grazie ad uno stile semplice ma ben collaudato:

L’evento, ospitato nella prestigiosa cornice del centro storico trevigiano, ha proposto un itinerario artistico di 16 mostre di tavole originali, arricchite da incontri con gli illustratori, eventi di disegno “live” e momenti di festa.

Immancabile la mostra mercato dove oltre 40 espositori, tra case editrici e negozianti,
hanno potuto mettere in luce i frutti del proprio lavoro accanto a noti illustratori di fama internazionale che hanno pazientemente adempito a tutte le richieste di dedica dei visitatori.

Enogastronomia, agricoltura e mondo bio sono stati gli aspetti trattati in questa edizione e vanno a manifestare sia la crescente attenzione che questi argomenti suscitano nell’opinione pubblica, sia la capacità del fumetto di svincolarsi dal suo ruolo esclusivamente ricreativo, introducendolo in quello della trattazione grafica delle problematiche sociali.

Tavole imbandite e inchiostro di china possono sembrare un’accoppiata bizzarra, ma tutto rientra all’interno del progetto di sensibilizzazione iniziato dalle fresche menti celate dietro l’organizzazione.

L’obiettivo è quello di far avvicinare anche i non addetti ai lavori al mondo fumettistico e contemporaneamente favorire lo sviluppo della realtà territoriale mantenendola attiva e nutrendola di spunti originali, provenienti direttamente dai più importanti laboratori di produzione mondiale.

Quest’anno l’attenzione era posta verso il grande serbatoio di idee svedese, paese in fermento fumettistico e sempre all’avanguardia, dove regnano illustrazioni e storie di netta matrice underground.

La costante ricerca di novità spinge gli organizzatori a sbilanciarsi sul futuro ed auspicare la possibilità di ospitare ogni anno vari artisti provenienti da tutto il mondo in un padiglione dedicato, in modo da poter delineare un percorso, di stili e tematiche, su scala globale.

Ospitando nei propri spazi i guru del disegno e dando inizio a collaborazioni con le scuole, in modo da soddisfare anche l’appetito creativo dei più piccini, l’organizzazione si pone in prima linea nella lotta di riscatto intrapresa dal fumetto come mezzo espressivo a tutti gli effetti, favorendone la circolazione e dando nuova spinta al movimento fumettistico.

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