X-MEN: Apocalisse. La Recensione

La Terra è nuovamente in pericolo. A minacciare il pianeta questa volta non è un “normale cattivo”, o un “semplice mutante”, come in episodi precedenti, ma bensì un “super cattivo”, con abilità largamente superiori e poteri soprannaturali tali da equipararlo ad una divinità ancestrale, antica, ed è proprio nel passato che la sua storia ha inizio.

Adorato come un dio in un immaginario antico Egitto, Apocalisse, circondato dai suoi quattro fedelissimi seguaci – chiaro riferimento biblico ai “quattro cavalieri” citati da Giovanni – regnava incontrastato su di una civiltà resa schiava dal suo volere; tuttavia assistiamo in flash back al momento in cui una rivoluzione da parte del popolo da lui soggiogato, pone fine alla sua egemonia. I quattro discepoli sono sopraffatti dall’accaduto e annientati dai ribelli, ma non prima di aver assicurato il corpo di Apocalisse perché perdurasse nel tempo, nell’intento che un giorno il suo spirito rigenerato avrebbe poi ristabilito il comando.

Il ritorno di Apocalisse dunque, sancisce l’inizio di una terribile battaglia, che vedrà impegnati i mutanti dell’Accademia di Xavier, uniti sinergicamente contro l’antico dio-mutante ed i suoi nuovi arruolati fedeli.

“X-MEN: Apocalisse” è l’episodio chiave della serie di film dedicata ai “mutanti” Marvel, in cui vengono delineati molti dei personaggi e relativi ruoli, le cui storie son state recentemente trattate nelle precedenti pellicole.

Il personaggio di Apocalisse appare intrigante, ben costruito, ma forse non sufficientemente “inedito” da corrispondere alle aspettative create a riguardo. La sua storia introduttiva, appare per trama e resa cinematografica, scimmiottare goffamente l’acclamato “Stargate” di Emmerich, così come la volontà di volersi porre come “nuova guida” di una Terra da distruggere e da riformare, in quanto “essere supremo” e dall’insindacabile giudizio, rimanda a numerose trame e sceneggiature parallelamente trattate nel panorama internazionale del genere fantascientifico.

L’alto livello di effetti speciali audiovisivi raggiunto e l’articolata varietà di personaggi e relative caratteristiche, seppur non sempre dignitosamente sviluppate, rendono tuttavia il film molto spettacolare e sicuramente apprezzabile da chi predilige lunghe scene d’azione e vivaci combattimenti, piuttosto che sceneggiature complesse ed articolati colpi di scena.

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