Two is better than one: i valori e la ricerca del duo Casamadre

Di Stefano Guerrini, fashion editor in chief Positive Magazine

Nel giugno 2013 l’edizione maschile del prestigioso contest ‘Who’s on next?’, sponsorizzato da Vogue Italia e da Pitti Uomo, ha avuto a sorpresa a pari merito due brand legati entrambi al mondo degli accessori, a dimostrare la grande importanza di queste proposte per il mondo della moda. In realtà il progetto Casamadre, uno dei due premiati e quello di cui parliamo oggi, parte dal mondo delle scarpe per diventare un marchio con proposte a 360 gradi, per uomo e per donna. La collezione per la s/s 2014 che ha portato al riconoscimento aveva come ispirazione il circo, visto non nella sua valenza comica o avventurosa, quanto nel suo essere simbolo di famiglia, un nucleo allargato e poco tradizionale, concetto che sta molto a cuore ai due designer del brand, Alessia Crea e David Parisi, coppia nel lavoro, come nella vita. Li incontriamo proprio per farci raccontare input ispirativi e il cambiamento a cui è andato incontro il loro lavoro dopo la vittoria a WION.

Partiamo dagli esordi. Come mai avete deciso che la moda sarebbe stato il vostro mondo creativo ed espressivo e perché avete scelto il mondo delle scarpe?

Alessia: La moda è sempre stata il mio sogno fin da bambina e ho sempre sperato di poter creare qualcosa di mio. Le scarpe per Casamadre sono un punto di partenza, vorremmo andare anche oltre come progetto. Sono una passione che ci accomuna da sempre. 
David: Ho iniziato il mio percorso come industrial designer e la moda è stato un bellissimo incontro. Credo che un pensiero, un progetto con identità possa realizzarsi allo stesso modo nel design e nella moda. Le scarpe sono una grande passione, una ricerca continua!
Un concetto ricorrente nel vostro lavoro è ‘famiglia’. Ci raccontate a cosa è legato e perché è così presente nel vostro lavoro? 
Alessia: L’ispirazione si lega al nome del brand e ne costituisce l’essenza, appartenenza, origine ed identità. Le famiglie a cui ci ispiriamo sono quelle che si creano nella vita, compagni di viaggio, compagnie di artisti legati da un legame profondo non solo di sangue. Il circo ne è un’espressione perfetta.
Siete stati vincitori del prestigioso WION. Ci raccontate come è cambiato il vostro lavoro dopo un riconoscimento così prestigioso? 
David: ‘Who’s on next?’ ci ha dato grande visibilità ed è un riconoscimento fondamentale per noi. Il lavoro è cambiato in positivo, chiaramente è molto di più, corriamo sempre, ma lo amiamo e abbiamo voglia di fare sempre meglio.
Che ricordi avete di quel momento? 
A.: Ricordo di essere rimasta incredula per un po’… E poi tanta gioia. 
D.: Una grande soddisfazione che cancella ogni fatica e il riconoscimento da parte di una giuria così importante per un designer è un momento unico.

Com’è lavorare in coppia e come vi dividete i compiti? 
A.: Lavoriamo bene, siamo sereni fra noi, i problemi ci sono sempre, ma vengono da fattori esterni, difficoltà che impariamo ad arginare e superare. Ognuno di noi ha l’ultima parola sul lavoro dell’altro, non mancano discussioni, ma il risultato ci piace sempre. 
D.: Il segreto è non parlare di lavoro dopo il lavoro per nessuna ragione, fino ad ora è andata così. Non ci dividiamo i compiti, ma non ci sovrapponiamo, ci confrontiamo quando abbiamo finito.

Nonostante la crisi si parla di lusso e mercati del lusso. Che cosa è il lusso per voi? Ha ancora senso in un momento storico come questo? 
A.: Mercati del lusso sono quelli che oggi cercano il bello, la qualità e il design e a quelli miriamo. Il mercato non ha bisogno di altre cose “facili” e di bassa qualità. Il lusso è la bellezza e la sua continua ricerca, cosa che ha sempre senso.

Mi dite qual è il vostro ideale di bellezza? Che cosa è bello, secondo voi? 
D.: La bellezza in generale è qualcosa che produce euforia e gioia. Bellezza è autenticità e forte identità che può stare in un volto, come in un abito.

Quando si parla di formazione nel settore a venir citate per prime sono le Fashion School estere. Venite da scuole di questo tipo, ma italiane, mi incuriosisce sapere che cosa pensate degli studi di moda e in cosa sono stati utili per voi. 
A.: Vengo dall’Istituto Europeo di Design dove oggi insegniamo. La scuola è stata fondamentale per me, ma adesso che sto dall’altra parte la apprezzo ancora di più. Vengo dal corso di fashion design, credo che sia importantissimo misurarsi subito con i compagni di corso e i docenti che lavorano. È in momento di grande crescita se lo sai vivere e sfruttare al meglio.

Ci raccontate come sarà la collezione per la s/s 2015? 
D.: La collezione s/s 2015 si ispira al mare e agli oggetti che riemergono dai flutti. Si ispira ai gitani del mare, compagnie di naviganti che approdano e portano sugli abiti e sui loro oggetti i segni di un lungo viaggio in mare. Incrostazioni ed effetti madreperla vestono i sandali, le sneakers e le francesine. I colori principali sono il cobalto, il viola e il blu.
Avete vinto un concorso declinato al maschile. E la donna Casamadre? 
A.: Non abbiamo pensato in questo senso al concorso, per noi Casamadre è un progetto uomo e donna, abbigliamento e accessori in futuro. Quello che speriamo di aver trasmesso è la nostra identità e il nostro mood. La donna e l’uomo sono due facce della stessa medaglia.

C’è tutta una generazione di giovani ed emergenti designer italiani. Come vedete questi nuovi fermenti? Chi vi piace? C’è collaborazione e supporto fra di voi? 
D.: Siamo tanti, è vero, ma saremo ancora di più ogni anno, abbiamo bisogno che le aziende credano in noi e ci permettano di portare un cambiamento e di fare quello che noi italiani siamo bravi a fare: il bello di qualità. Ci piacciono molti giovani designer per il loro “nuovo” approccio, nomi come Arthur Arbesser, Benedetta Bruzziches, SuperDuper Hats. Affiatamento ed amicizia fanno sì che tutti assieme portiamo avanti i nostri nuovi valori volti anche a possibili collaborazioni.
Cosa vi augurate per il futuro?
D. e A.: Il futuro è oggi, quello che ci si augura è che l’Italia tenga conto di questo nuovo fermento veramente interessante e pieno d’energia!

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