COP15- 16 Dicember Reportage

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Il racconto del 16 dicembre potrebbe iniziare dalla fine della manifestazione.

Un gruppo di ragazzi inizia a chiedere alla Polizia danese, in coro ed intonati, “you are nice, you are cool, please take it off the elmet and show you” o qualcosa del genere, fatto sta, che gli agenti, prima si guardano tra di loro, poi sorridono e decidono di seguire il gruppo pacifico, tra gli applausi della gente.

Non è stato tutto rose e fiori però, gli scontri ci sono stati ed iniziati alla fine del corteo, davanti al “Bella Center”, centro congressuale dove si tiene il vertice.

Già nella prima mattina i manifestanti, partiti alla buon’ora in due cortei separati, avevano capito che il clima, a dispetto della folta nevicata che ha coperto Copenhagen, era assai caldo. I ragazzi del “Bike Bloc”, ovvero azioni di disturbo in bicicletta, hanno visto le catene non solo del proprio mezzo ma anche quelle delle manette.

In molti infatti sono stati fermati e condotti nei centri di detenzione temporanea.

La manifestazione, circa 1000-1500 persone, indetta da “Climate justice action”, partiva già con presupposti di protesta ferma: il portavoce del gruppo, che stava parlando ieri all’interno del Bella Center era stato arrestato per poi essere scarcerato qualche ora dopo, come oramai è d’uso agire da queste parti.

Quando i manifestanti sono arrivati davanti al bella center,tra le 11.30 e le 12, la polizia è aumentata a vista d’occhio ed era sempre più agitata. A furia di voler contenere, si è arrivati alle spinte, fiamma scatenante di tutta la violenza che poi si è vista davanti alla strada che porta al centro congressi.

Dalle spinte si è passati alle manganellate, mentre i manifestanti urlavano contro gli agenti in assetto antisommossa. Non sono stati neppure risparmiati i gas urticanti agli occhi e l’aria iniziava ad essere irrespirabile, anche a causa ci un fumogeno arancione che è stato lanciato nel mezzo della folla. La polizia ha effettuato arresti a random, mentre con fatica sono riusciti a sequestrare il camion dove c’erano alcuni portavoce che attraverso un impianto collocato sul mezzo, incitavano come dei pazzi la folla a resistere, a rimanere compatti e ad avvicinarsi al camion. La polizia alla fine è riuscita a salire sul mezzo e a sequestrarlo, mentre le persone che erano all’interno, sono state portate via sulle camionette.

Con fatica la situazione è tornata più tranquilla, i manifestanti sono stati fatti indietreggiare facendo muro con i furgoni blindati della Polizia.

La fine si è conclusa in modo pacifico, con canti e balli e qualche arresto dell’ultima ora, sicuramente un italiano e un francese, in totale circa 230 i fermati.

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