Venice Fashion Night: Un gran successo.

Fotografie di Marco Forlin Venezia si sveglia dal torpore e spezza la colonna sonora delle ruote delle valigie dei turisti e riscopre il suo essere città grazie ad un evento come quello della Fashion Night.

Venezia si sveglia dal torpore e spezza la colonna sonora delle ruote delle valigie dei turisti e riscopre il suo essere città grazie ad un evento come quello della Fashion Night. Ne abbiamo già parlato durante questi giorni, ma era importante sottolineare che il gran lavoro fatto da Venezia da Vivere è stato davvero importante. Migliaia di persone per le strade, questa volta non per visitare la bellezza di Venezia, ma per ammirare le tante iniziative che durante sabato scorso si sono svolte in città.

La quarta edizione della Venice Fashion Night è stata caratterizzata dalla bellezza, dalla musica jazz e dal made in Veneto. Tra sfilate, aperitivi e una finestra aperta sui giovani stilisti emergenti, tra Piazza San Marco, le Mercerie, Riva degli Schiavoni: quale sfondo migliore per raccontare un settore strategico dell’industria italiana, ovvero la moda?

Tra gli eventi che non bisognava perdere c’era la sfilata Indie all’Hotel Londra palace: grazie alle creazioni della giovane designer Francesca Danieli (studente allo IUAV) la città ha avuto l’opportunità di ammirare le sue creazioni, contraddistinte da tessuti leggeri a quelli più pesanti, un mix di contrasti per evidenziare il mondo delle persone emarginate ed esposte a critiche.

Tutto questo per dire che se si vuole fare sistema e proporre qualcosa di diverso si può davvero: non solo criticando gli operatori turistici, ma attuando strategie per coinvolgerli nel far rinascere la città, aprendo spazi che magari a molti veneziani sono sconosciuti, ma che invece sono certamente parte del patrimonio della città, che può spezzare la monocultura del turismo ma che deve anche guardare ad altro. Coinvolgere così i tanti studenti che questa città forma è la filosofia migliore: grazie a Venezia da Vivere quindi e a tutti gli operatori che si sono messi a disposizione per raccontare il proprio lavoro fatto di creatività, manualità, studio e genialità.

 Foto Marco Forlin

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